È giunta l’ora, in questo momento di crisi, di pensare ad un mondo più a dimensione umana, più calmo, e più sobrio.
Un’ universo, dove i colori più saturi lasciano il posto a colori più naturali
e soprattutto dove poter rinunciare, più che ai beni, alle opinioni consolidate.
Fino ad oggi la nostra vita è stata un continuo abbandonarsi alla corrente e
alla cultura dominante, un muoversi verso il superfluo, considerato da tutti noi
come indispensabile, un affannarsi ai servizi “personalizzati”, che di personale
hanno solo l’azienda o la piattaforma che li propone.
Abbiamo vissuto un’
esistenza riempita di azioni irrinunciabili con quegli oggetti, definiti
“mai più senza”, su cui ironizzavamo e scherzavamo senza accorgersi però che
stavamo mangiando pesche sciroppate coltivate in Argentina, inscatolate in
Cina trasportate in nave per migliaia e migliaia di chilometri.
Divertimento, pubblicità e marketing ci hanno spinto ad essere dei consumatori seriali
della vita, isolandoci nella ricerca di soddisfazioni materiali e condizionandoci dalla competizione. Tutti siamo rivali di tutti e quindi soli, convinti di avere di più perché l’altro ha di meno.
Continuiamo, ogni secondo, a porci il problema di cosa pensino gli altri di ogni
nostra azione, perdendo la concentrazione sul presente e sul qui e ora.
Diceva Caffo che nessuno e semplice o complesso, ma è in relazione con gli altri
che si vede, da come affrontiamo il nostro modo di vivere, ovvero da come rimaniamo imbrigliati
nelle faccende che non ci competono.
Vogliamo a tutti i costi adeguarci ad un regime di popolarità e felicità fittizia
deciso da altri come Amazon, Facebook, Instagram.
Ma non saranno mai loro a semplificare il nostro comportamento.
Se interroghiamo scienziati o atleti su record o scoperte, confermeranno che la
chiave di svolta l’hanno avuta quando hanno abbandonato del tutto il tecnicismo
delle cose.
E allora come fare per uscire da questa matassa imbrigliata?
Con la semplicità.
Ma non solo, anche con una buona dose di generosità, onesta e soprattutto
relazioni stabili. Dobbiamo imparare a renderci indipendenti da Istituzioni e dal mercato.
Dobbiamo vivere la nostra vita dall’interno e non dall’ esterno liberandoci
dalle angosce per il futuro, dalla tristezza degli errori passati e dalla sensazione
di non sentirsi mai al posto giusto.
Noi di Davverodonna.club abbiamo a cuore questo concetto,
ecco perché tutti i nostri percorsi sono fatti in maniera pratica, veloce ed
istantanea, semplici ed intuibili.
Siamo convinti che la bellezza non è e non sarà mai costruita, ognuno di noi è bello così nel suo candore e nella sua praticità.