Abbiamo chiesto a due imprenditrici Venete Sara Bruttomesso
e Cora Landolfi quanto conta l’immagine per una donna Over 40.
Bisogna riconoscere che per una donna, la propria visione
(corporea, lavorativa, di mamma, ecc.) spesso è al centro di tutta una serie di pensieri negativi di fallimento e paura di
non essere all’altezza o “mai abbastanza”.
Questo atteggiamento di per sé è molto invalidante per ogni
donna e alla lunga porta l’insorgere di disagi più profondi,
spesso causa silenziosa di tante insicurezze.
Non esiste un’unica ragione alla paura di non essere all’altezza.
Sarebbe bello se ci fosse una medicina che cura tutti i mali, ma
non è così e ognuna deve passare per il proprio percorso,
fare la propria strada e trovare (o ritrovare) sé stessa.
Ma come possiamo fare?
Sia Sara che Cora concordono che bisognerebbe imparare
a fermarsi e concedersi del tempo per affrontare queste paure.
Quali sono i pensieri negativi che affollano la mente?
In quali situazioni?
Che limiti ci s’impone da sole?
Cosa si fa per tentare di arginare il disagio?
Queste potrebbero essere una serie di domande su
cui riflettere, e fare successivamente alcune
puntualizzazioni.
Ma come viene vissuto il successo e il fallimento?
Sara pensa che, troppe donne svalutino erroneamente il
loro successo considerandolo solo una questione di
fortuna, mentre al contrario, amplifichino i loro fallimenti
vivendoli come se si trattasse di una inadeguatezza personale.
Quindi se da una parte il successo viene sminuito,
allo stesso tempo il fallimento viene ingigantito.
Ci si identifica troppo con l’errore, come
se fosse l’unico aspetto che ci caratterizzi in quel momento.”
Per Cora invece c’è un altro elemento che per una donna è
importante per determinare il successo o il fallimento ed è “l’immagine corporea”.
Questa è spesso violentata tra gli ingranaggi dei
modelli sociali e culturali, portando a considerare il proprio
corpo un’entità da distruggere mal celando una paura intrinseca.
Un mostro di donna incapace, inadeguata, poco femminile,
poco in gamba, poco all’altezza alle aspettative esterne.
Insomma una donna con le gambe e i fianchi mascolini,
stretti e asciutti, pronti a scattare in modo attivo e muscolare
nella giungla delle sfide di tutti i giorni e allo stesso tempo
una taglia di seno abbondante e tratti del viso iper femminili,
per interpretare un ruolo di donna accogliente, che
abbracci dolcemente e rivesta tutte le caratteristiche più classiche del genere femminile.
Per Sara e Cora tali doppi ruoli,
rendono davvero tutto complesso e confuso per una donna.
Entrambe credono che il percorso per una crescita
personale, interiore e soddisfacente passi attraverso la
realizzazione di sé stesse rendendo reale ciò che si sente dentro.
Ringraziamo Sara e Cora per i loro consigli, e per
qualsiasi informazione sui loro corsi mandate una mail all’ indirizzo:
info@davverodonna.it.